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"Legatelo ben stretto, di modo che non possa liberarsi!" Finalmente, erano giorni che attendevo questo momento... So che durante la tortura ha urlato parecchio... Bene, l'importante è che la confessione sia stata registrata: una volta che sarà morto, le sue proprietà passeranno al sottoscritto. L'idea di incriminarlo nascondendo degli oggetti per pratiche magiche in casa sua è stata geniale. Del resto è stata mia. "Dominus Lucas Rises, Caerulei Draci Magnus Vassallus, accusatus est apostasiae, haeresis, scientiae occultae, maleficae artis et impietatis. In nomine Sommi Regis, sententia est: mors supra rogum!" Amico mio, hai finito di darmi contro con le tue assurde idee... Erudito, filosofo, stregone... A che ti serve essere tutto questo, ora che hai le mani legate, e il fuoco sta per raggiungerti? Sì, ho liberato il Regno dalla tua immonda presenza, e ora i sudditi penderanno dalle labbra di un'unica persona: me. "Credetemi sire, è un peccato che uno dei Leggendari Quindici debba venir meno, ma si è macchiato di troppe nefandezze per poter essere considerato un difensore del Regno." Il sovrano mi fissa, si accarezza la barba scura e annuisce. Ce l'ho fatta! Finalmente potrò avere tutto. Da solo. Lo sguardo del Re si poserà unicamente su di me, solo ai miei consigli presterà attenzione, come sta facendo ora. E tu, che stai sul rogo, fra poco sarai cenere. Ho catturato tutta la tua setta: il tuo migliore allievo è fuggito, ma lo eliminerò se tenterà di prendere il tuo posto... Mi spiace, Luke... Ho vinto io. "Perché sei così calmo? Cosa ti impedisce di disperarti, innanzi alle fiamme della Giustizia e alla bocca dell'Abisso?" Non hai fatto altro che cianciare: parlavi di rivoluzione, di nuovi valori e speranze per il popolo... Ora ti ho mostrato alla gente, che ti ammirava e temeva, per quello che sei: un semplice essere umano, senza alcuna dote o dono divino, del tutto inoffensivo e ormai prossimo al trapasso. La tua forza stava solo nelle parole, non nelle azioni: la magia non esiste. "Rispondi, "stregone"!" "Beh, Thomas... Non ho bisogno di disperarmi. Sto solo attendendo che giunga il momento propizio. Io sono davvero uno stregone." "Ahaha! Ottimo allora! Spiegami dunque: perché mai non ti sei ancora liberato, nonostante il fuoco ormai inizi a consumarti? Se sei tanto potente, come mai non fuggi, e scampi alla morte?" "La Nera Signora non può nemmeno toccarmi... Abbisognavo del fuoco perché bruciasse le corde che mi tenevano prigioniero, legato a questo palo: ora, con le mani libere, posso ripagarti con la stessa moneta..." "Che significa?!" Non può essere... Il suo corpo è avvolto dalle fiamme, eppure è ancora in piedi, libero dai legacci, e si dirige verso di me! È un mostro, un Demone uscito dall'Inferno! "Allontanati, empia creatura! Nel nome di..." "È troppo tardi, ormai: pagherai con la vita la tua perfidia, perché distruggerò il tuo corpo e la tua anima! È la mia vendetta, Thomas Kramer, Grande Vassallo e Supremo Inquisitore... KALIMAT WAFÂTI!" "NO! Che significa?! Cosa... Io non... riesco... a... Non... Non..." Commenta questo racconto |