L'Incanalatore
di Luca Carraro
I rintocchi del campanile risuonarono la loro quinta ora, fu proprio in quel momento che mise da parte la bacchetta magica soddisfatto del proprio lavoro.
"Finito!" pensò tra sé l'uomo guardando trionfante l'oggetto in questione.
Una bottiglia. Una semplice bottiglia, vuota per giunta, di colore verde come se ne vedono tante in giro. L'uomo si volse verso la finestra che dava sulla piazza guardando il cielo che pian piano schiariva.
"Devo fare in fretta" disse con un lieve tono di voce… Afferrò al volo la bottiglia e si diresse verso la porta schivando le molteplici pigne di libri accatastati qua e là. Nel mentre si avvicinò ad una sedia sulla quale era adagiato un mantello di colore verde scuro. Lo indossò diventando all'istante invisibile e si diresse verso la porta aprendola piano x non fare rumore.
Uscì sulla piazza e si diresse con passo svelto verso nord superandola velocemente ed entrando in uno degli stretti vicoli che la contornavano. Queste viuzze erano tutte uguali a prima vista ma l'uomo ne imboccò una dopo l'altra senza esitazione. Ne attraversò almeno una dozzina cambiando frequentemente direzione ma sempre facendo il più in fretta possibile, finché sbucò in un enorme strada costellata di botteghe e locande.
Arrivato nei pressi di un edificio si fermò alzando lo sguardo verso l'insegna appesa sopra la porta. " Eccoci qui. La Locanda del Jolly" si guardò intorno e con un movimento fulmineo posò la bottiglia per terra di fianco al portone.
Sembrava che nessuno l'avesse notato anche perché il mantello lo aiutava e non poco nell'occultamento. Camminò soddisfatto sul lato opposto del viale e si mise al margine di un vicolo che dava proprio in faccia alla locanda.
"Attendiamo"
Il tempo passò velocemente finché non risuonarono in lontananza sei battiti, e proprio all'ultimo, il portone si aprì mostrando una signora sulla cinquantina d'anni con indosso una veste di un azzurro smunto e un grembiule color porpora, il tutto contornato da una cuffietta in testa per raccogliere i capelli. La donna aveva in mano un sacco nero e lo adagiò sul ciglio della strada guardandosi in giro sbadigliando. Ritornò sui suoi passi e fece per rientrare ma scorse la bottiglia per terra.
"Maledetti ubriaconi! Quand'è che la smetteranno di lasciare in giro tutta questa robaccia!" disse alzando la voce mentre si chinava per prenderla.
Bastò un piccolo tocco al collo della bottiglia e tutto ciò che era presente nel raggio di tre metri da essa fu investito da un'ondata di ghiaccio, congelandosi all'istante, compresa la donna che rimase in sostanza piegata nell'intento di prenderla… Una parola quasi soffiata sottovoce provenne dal vicolo..."Shirak" e la bottiglia si ruppe in mille pezzi scagliando i suoi cocci dappertutto investendo anche l'ormai statuaria donna che come uno specchio colpito da un sasso si sgretolo spargendosi per tutto il marciapiede. "meno uno" disse l'uomo girandosi di spalle e imboccando il vicolo tranquillamente mentre la gente urlando e chiamando i chierici si accalcava sulle scena.
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