Uno spirito, due fratelli
di Beatrice Moraldi

Furono le parole di Danaer ad interrompere le conversazioni nella taverna:
"Quell'uomo che avete visto sull'altare è lui, non vi state sbagliando". Un soldato si alzò, urlando, da un tavolo sul fondo, dove stava bevendo vino: "No! Non può essere lui! Non può essere Varyn, il mio prode capitano! Quell'uomo a malapena aveva le forze per respirare e…sembrava uno spettro, come se qualcosa lo divorasse interiormente!". Calò il silenzio nella sala, in attesa della risposta di Danaer: "Solo gli dei sanno se non soffra più di te a dirlo ma…è lui". Una donna grassa si lamentò: "Ma come è potuto accadere?". Danaer cominciò a narrare i fatti, con dolore: "Accecato dall'ira contro Vegimor, che voi tutti tristemente conoscete per i lutti che ha arrecato al nostro villaggio, il nobile Varyn ha deciso, senza riflettere, di affrontare da solo l'ignobile mago. La sua spada, però, non ha potuto nulla contro il potere dei suoi incantesimi. Solo un lampo nel cielo e il destino si è compiuto: Varyn è crollato al suolo e, nello stesso momento, Vegimor ha notato il fratello dell'uomo che, impietrito, fissava quella spaventosa scena. Ridendo impietosamente, lo stregone ha spiegato al povero consanguineo l'incantesimo che aveva appena lanciato: l'anima di Varyn era stata estirpata e spedita in un punto imprecisato del multiverso, incastrata in chissà cosa o chissà chi. Detto questo, lo stregone si è reso nero corvo, riuscendo così a scappare lontano". Un contadino commentò con un: "Varyn era stato avvertito di non sfidare tanto impudentemente il mago, credeva che fossimo tutti matti a consigliargli questo?". Fu il soldato a replicare: "Il mio capitano non è capace di aspettare la grazia divina stando a guardare, come tutti voi! Non poteva tollerare altri omicidi tra la sua gente!". Un ragazzino magro aggiunse: "Dicono che ora suo fratello partirà in cerca della sua anima. Dicono che gli oracoli, consultati, gli hanno mostrato il cammino ed il probabile luogo dove essa è imprigionata. Ora lui sta andando a riprendersela". Fu Danaer a terminare il suo racconto: "Il fratello minore ha l'appoggio di maghi bianchi abbastanza potenti da poter riportare l'anima di Varyn nel suo corpo, una volta trovata. Ma il tempo scorre ed ogni minuto ruba a Varyn forze vitali: il suo corpo, senza spirito, non potrà mantenerlo in vita ancora per molto". Il ragazzo aggiunse: "Una volta trovata l'anima, poi, cercherà vendetta in nome di Varyn…". Danaer lo udì, mentre usciva dalla locanda, e si voltò per rispondere: "Non avrà pace finché suo fratello non sarà in forze. Insieme, poi, cercheranno Vegimor e la loro vendetta non avrà fine, scommetteteci". Per finire, sogghignò ai commensali, congedandosi: "Scusate, signori, ho un lungo cammino da compiere. Mio fratello non può aspettare oltre. Soldato, il tuo capitano cavalcherà di nuovo al tuo fianco…e al mio". Così dicendo uscì, lasciando gli avventori ammutoliti. Quello era Danaer, fratello di Varyn, e sapevano che il suo cammino stava per diventare storia. La storia di un amore fraterno e di una vendetta che non conosce pace.

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