Il mio nome è Ken Shirov. La genesi di questo pseudonimo da scrittore di successo è un po' complessa, a voi basta sapere che sono un intellettuale di zona. Non significa niente direte voi, la sfera di influenza di un intellettuale di zona non va oltre il proprio condominio, pazienza. Ma sappiate che prima o poi mi capiterà di vincere il famoso premio bancarella con premiazione ufficiale al mercato rionale con un racconto del tipo il "cagnolino rise", classico plagio fantiano di cui nessuno si accorgerebbe, visto che in questo quartiere la cultura non va oltre il fatidico 1,X,2. Anche se sono lo scrittore più importante del mio condominio mi capita spesso di firmare autografi dal macellaio all' angolo. Vivo in un quartiere di potenziali artisti, sognatori, gente che segue la scia di muse inesistenti aspettando la propria consacrazione. Qui le idee non mancano. Il comune ha racimolato così tanti soldi con le multe da autovelox a tradimento estorte ai poveri contribuenti che ha deciso di allestire una nuova area architettonica, il famigerato quartiere paradiso meta ideale di tanti potenziali artisti fancazzisti. Voi direte di avere a che fare con il solito pigrone che insegue i miraggi dell'arte vivendo di aria fritta. Vi sbagliate io lavoro come interinale alla Pyton di notte, una nota azienda locale di elettronica e di giorno creo opere d'arte eterne che nessuno conosce. Ho addirittura fondato un associazione culturale di aspiranti mattatori in campo artistico, "il ponte", abbiamo la sede sotto il cavalcavia della via principale, una piccola baraccopoli in cui ci riuniamo per discutere questioni vitali per l'umanità prima di generare libri da bestseller o film da leone d'oro. Siamo in quattro: c'è "Ciattwin" che è un fotografo di origine napoletana che ha acquistato una certa fama sul bollettino della parrocchia con le sue scabrose inquadrature da parapazzo pazzo, con cui spesso si diverte a ricattare novelli adulteri. C'è "Scarafaggio" che instrada tutta la sua produzione di pittore espressionista verso il genio artistico di Caravaggio di cui sostiene essere la reincarnazione, celebre è la sua opera "vorrei anche il secondo", che mostra un derelitto di strada in balia dei vigili locali intenti a decapitarne la testa. C'è "Pier Paolo" che è un talentuoso regista inespresso che gira cortometraggi da favola, celebre è il suo rapporto documentaristico "saltami addosso piccolino ma prima caccia il centone", che parla di bordelli di zona con interviste esclusive alle protagoniste e poi ci sono io che sulla scia dei grandi scrittori on the road americani, frequento tali bordelli per stilare classifiche comparative. Trovo ad esempio che Susy la vampira sia decisamente insuperabile, con i suoi impianti di aspirazione e l'uso peccaminoso della lingua che non esisto a convogliare sotto le ascelle quando interagisco con lei dopo code estenuanti. Scusate, suona il citofono, è una giornalista di famiglia cristiana che vuole intervistare il più grande scrittore di sempre. Se siete aspiranti artiste single con gli occhi azzurri e volete iscrivervi al Ponte, la mia mail è kenshirov@virgilio.it
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