Il viandante e la sua ombra
di Francesco Rebuffo

Un viandante andava per la sua strada...
Dopo un lungo pedinamento Lui lo raggiunse, lo fermò e disse:
"E' molti giorni che ti seguo e prima di concludere questa storia, poiché è tanto tempo che non ti sento parlare, voglio darti l'occasione di conferire con me."
Il viandante rispose: "Quasi non vedo il mio aggressore, è come se fossi io stesso a parlare, non sono più abituato ad ascoltare."
"Non sei contento allora di discorrere qualche tempo con me?"
"Allora è un Ombra che mi parla, ecco ti percepisco poco lontano da me, quasi non ci credo."
"Non preoccuparti tra un'ora sarà tutto finito." "Pensai proprio così quando fui derubato cinque volte in un solo giorno."
"Sarò breve poiché in un lungo dialogo si rischiano due cose: il sopraggiungere di altre persone e il tuo disinteressamento. Sarò breve ma non interrompermi, io farò lo stesso con te."
"Mio caro e fastidioso amico, in effetti sono lieto di ascoltare qualcosa, anche se preferirei vederti, amo le tenebre dove posso nascondermi e viaggiare in anonimato, ma amo anche la luce. La luce è necessaria per formare un'ombra, per questo motivo desidererei vederti in faccia."
"Anch'io odio il buio, mi allieta lo splendore degli occhi e la bellezza dei visi, ma io sono l'Ombra che cade su tutto quello che è fiocamente illuminato, non posso mostrarmi."
"Forse non mi sei ostile, poiché spesso gli amici usano parole oscure quando sono tra di loro, ma il tempo scarseggia, sbrighiamoci!"
"Forse non consideri che fino ad ora abbiamo parlato quasi esclusivamente di te."
"Intendi quindi che abbiamo parlato più dell'Ombra che della luce, cioè dei fatti?"
"Ti prego sii serio, amico mio."
"Nel tuo vagabondare vuoi diventare amico di tutte le cose che incontri, questo tornerà a mio vantaggio."
"Ah, voi Ombre vi credete migliori di tutti gli uomini!"
"Lo so che mi consideri come uno scocciatore, quando l'uomo fugge nella luce io scelgo un altro uomo come preda."
"Purtroppo è la luce stessa che fugge dall'uomo, e allora si compiono i misfatti."
"Sai che spesso devo abbandonare la caccia, io avido di sapere e avido di tutto il resto, pur di possedere pienamente tutto quello che ha la mia vittima, diventerei volentieri suo schiavo."
"Ma da schiavo diventeresti presto padrone della sua vita, oppure terrorizzeresti tanto l'inseguito da rovinare sia la sua esistenza che la tua, poiché saresti sempre costretto a mantenere una falsa maschera. Perché non abbandoni questa via?"
"Poiché come l'ombra io seguo sempre la preda."
"Purtroppo è giunto il momento di separarci, sei destinato a gelare nel freddo della tua anima." "Vorrei tanto che il sole riscaldasse le mie membra, ma sono un'Ombra e esisto solo dove il sole non arriva. Adesso vai via"
"Cosa debbo fare?"
"Cammina sotto quegli alberi e guarda in lontananza l'orizzonte, vedi che il sole sta tramontando?" A questo punto il viandante capì che l'Ombra non era più e disse: "Dove sei? Dove sei?" Tutto di li a poco sarebbe diventato ombra.

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