Le Dragonesse
di Beatrice Massaini

- Io le ho viste, sissignora le ho viste con questi occhi, come adesso vedo voi. Penserete che sia pazza, che la fame e le sfortune che hanno colpito la mia famiglia mi abbiano indebolito il cervello, ma non è così. Le ho viste! E sono disposta a giurarlo su qualunque cosa.
Le cose sono andate in questo modo, questa sera io e Marta Granni siamo andate nel bosco, è vero io e lei avevamo litigato per quel ragazzo che fa lo stalliere giù a Santa Brigida, lei sosteneva che quel bel tipo era innamorato di lei, mentre io so per certo che è me che ama, ma poi avevamo fatto pace, è così che si fa tra amiche. Come dicevo, eravamo nel bosco per vedere se avevamo catturato qualcosa con le nostre trappole, so che è proibito mettere trappole nel bosco, ma provate voi a passare giorni e giorni senza mangiare altro che pane di segala talmente duro che per romperlo ci dobbiamo saltare sopra, voi lo sapete, signora, che abbiamo perso il raccolto e che il vaiolo ha ucciso mio padre e tre dei miei fratelli…no, non vi spazientite, tornerò immediatamente al mio racconto.
Ci stavamo inoltrando nel folto del bosco e io canterellavo per farmi coraggio, perché per dirvela tutta a me il bosco ha sempre fatto paura anche di giorno, figuriamoci di notte col buio, comunque, stavo canterellando, quando Marta all’improvviso mi mette una mano sul braccio e mi fa segno di tacere, mi sono immobilizzata all’istante e mi sono tuffata dietro al primo cespuglio che ho trovato, ma Marta… insomma, lo sanno tutti che Marta è un po’ tarda e impedita nei movimenti… lei è rimasta lì, sul sentiero, mentre loro arrivavano… tre donne enormi, tutte nude, con delle lunghe code squamose.
Io ero talmente inorridita che mi sono dimenticata perfino di respirare, invece Marta era sempre lì, che le guardava, come un uccellino affascinato da un serpente, loro le si sono fatte sempre più vicine e poi… paff, l’hanno ingoiata, ve lo giuro sulla mia testa, un momento prima lei era lì e un momento dopo quelle tre.. cose si leccavano le dita come fanno i signori dopo aver mangiato l’arrosto.
Non so quanto tempo sono rimasta dietro quel cespuglio, stavo malissimo e, se solo avessi mangiato qualcosa negli ultimi tre giorni, sono sicura che l’avrei vomitata… poi sono corsa qui ... -
terminò la ragazza con un singhiozzo.
La nobildonna le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla
- Cara figliola non ti preoccupare, ora ci prenderemo cura noi di te – ciò detto uscì dalla stanza.
Poco dopo rientrò, seguita da due armigeri – Maddalena Grossi – dissero – siete accusata dell’uccisione di Marta Granni, perciò sarete condotta in carcere in attesa di giudizio –
Fu allora che la ragazza la vide, e fu così che perse del tutto la ragione, mentre la nobildonna si voltava per fare strada alle guardie, sotto la sua gonna frusciante, intravide una lunga coda squamosa…

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