Routine Onirica
di Federico Storni
Marco Rossi vive di routine: sveglia alle sei, doccia, colazione, lavoro fisso e dignitoso fino alle cinque, casa, serata con Clizia – fidanzata storica – nei giorni dispari o con gli amici nei giorni pari. Tranne la domenica, dedicata a rivivere il sogno.
Marco sogna a puntate. Ogni notte aggiunge un tassello al reame onirico che la sua mente ha creato. La domenica si ferma a ripensare a quanto gli è accaduto, cosa che gli dà la forza di tirare avanti un'altra settimana.
Nel sogno, nel mondo di Onirica, Marco è un eroe, il solo eroe. Ha sulle spalle un reame da salvare, con il solo aiuto di Clizia (che della vera Clizia conserva solo la faccia, in quanto il corpo è preso a prestito da qualche pornostar), potente maga per l'occasione, e di un gruppo di amici. Il nemico è il perfido ragionier Castelli, storico avversario di Marco nella vita di tutti i giorni, affiancato dalla procace Alyssa, segretaria, in ditta, del ragionier Castelli.
Anno dopo anno, Marco e i propri compagni hanno combattuto molte battaglie. Sono cambiati i comprimari, come cambiano le amicizie: alcuni sono caduti sotto i colpi nemici, altri si sono aggiunti. Altri ancora hanno tradito. Si è fatto più minaccioso il nemico, tanto che il temuto attacco finale non sembra essere più solo un miraggio. E, soprattutto, si sono ristretti al limite massimo i vestiti di tutte le attrici femminili. Insomma, qualcosa di grosso è nell'aria.
Infatti, dopo tre settimane di intensa battaglia campale, in cui Marco ha ovviamente brillato per altruismo, coraggio e carità, le due parti si ritrovano per discutere di una tregua. A condurre i negoziati Marco, chi se no?, e Alyssa per la parte avversa.
I due discutono per lunghi giorni, sempre più calorosamente, sempre più vicini, finché, inevitabilmente, cedono alla passione carnale.
Al termine del coito, Marco si risveglia di scatto, sudato e turbato. Comunque soddisfatto. È già mattina e deve andare al lavoro. Si obbliga a non pensare all'accaduto: non è ancora domenica. Arrivato in ufficio, trova un memo sullo schermo del computer. Legge:
"Stanotte è stato splendido. Lo rifacciamo? Bacio A."
Alza lo sguardo e la vede: Alyssa gli sorride, sexy. Marco arrossisce e fugge in bagno, cercando di calmarsi. Cosa sta succedendo? Recuperato un minimo di autocontrollo si dà malato e torna a casa. Lì chiama Clizia, con l'idea di annullare l'appuntamento serale, ma non fa nemmeno in tempo a parlare che lei gli ha già dato del porco e appeso in faccia. Sfinito, Marco si ritira a dormire.
Si ritrova davanti la Clizia maggiorata, il volto trasudante odio, fiancheggiata dall'infame ragionier Castelli.
"Che succede?", domanda Marco, facendo lo gnorri.
Il volto di Clizia arriva a fumare di rabbia, come nei fumetti, tanto è forte la sua avversione. L'orribile ragionier Castelli inizia a sghignazzare.
Clizia fa una magia.
"Sparisci!", dice, semplicemente.
E punta la bacchetta proprio lì.
Marco si sveglia.
Oh, cazzo.

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