La valle delle Janas
di Vanessa Roggeri

L’epoca della guerra esigeva che le spade cantassero ancora l’inferno e i guerrieri Shardana suonassero i corni dalle cime delle torri disseminate sugli altipiani. Un esercito di Giganti si era staccato dalle montagne e stava avanzando con passo sterminatore, pronto a spezzare le ossa degli uomini. Non esisteva roccaforte in grado di resistere alla loro forza. “La devastazione che giunge da nord annienterà il nostro popolo come vittima sacrificale. La nostra unica speranza è interrogare le Janas della predizione per sapere come salvare i Shardana.”
Ciò che il re aveva detto con tanta enfasi scosse la folla impaurita.
“Noi tutti sappiamo che soltanto un folle o un eroe può sopravvivere alla loro vista. Ma forse, anche qualcun’altro potrebbe...”
Un giovane dalle trecce brune si fece avanti.
“Shaia, il Senza Vista!” Mormorarono intorno.
Fu sellata la più veloce delle giumente perché il giovane fosse accompagnato nella Valle delle Janas e lì abbandonato al suo destino. Shaia percorse sicuro parte del fondo ombroso della valle; ad un certo punto si inerpicò su per un ripido pendio fiutando con sensibilità speciale il giusto percorso da prendere. Quando il sole salì a mezzogiorno si profilarono sette piccole caverne scavate nella roccia; Shaia tastò le aperture e seppe d’essere giunto a destinazione. Ciò che il ragazzo non poté vedere furono le nubi nere che oscurarono il cielo e l’esile fata che apparve sulla soglia. Ella vestiva un velo coperto d’ali di farfalla e aveva lunghi capelli rossi. Più bianca del latte, interpellò il visitatore.
“Perché il vento ha condotto i tuoi passi fino a me? Non temi la mia magia?”
“Temo di più il martello dei Giganti.”
Gli occhi viola della creatura fatata scrutarono quelli opachi del giovane.
“Il tuo re è molto astuto!”
Un colpo di vento investì Shaia gettandolo a terra.
“Ti prego, dimmi come posso salvare il mio popolo.”
“Non ti piacerebbe invece possedere il dono della vista?”
“Per vedere morire la mia gente?”
La Janas lo osservò da vicino, stupita.
“Tu non sei…corruttibile!” I suoi capelli ondeggiarono come tanti serpenti e la pelle risplendette come luna.
“Ora ti mostrerò il destino.”
Posò le sue mani sul volto del giovane; erano gelide come acqua di sorgente. E Shaia vide tutto riflesso nel bagliore di un lampo.
“Ci sarà una guerra...Combatterò il nemico con armi forgiate da uno stregone e vincerò. Diventerò re! Io!”
La Janas avvicinò la bocca all’orecchio del ragazzo e gli bisbigliò un segreto mortale.
“…ma poi dovrai tornare da me. Questo esige la magia, questo è ciò che io esigo perché il destino si compia. Prometti?”
“Prometto.” Shaia cadde in ginocchio.
“Sarò un eroe… Sarò re!” Sussurrò impressionato.
“Alzati, Shaia dei Shardana, e preparati a fronteggiare il tuo destino.” La Janas sollevò le braccia di avorio e richiamò le Sorelle dalle quattro direzioni.
“Da questo momento ricorda sempre la promessa che hai fatto o cose terribili accadranno.”
Shiaia chiuse forte gli occhi e trattenne il respiro.
Ciò che accadde dopo è leggenda.

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